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Le radici, le persone e lo spirito dei distillati

Mercato

Com'è andata a finire

Più di una volta siamo entrati nella discussione sul prezzo minimo, che impazza in Scozia da qualche mese.

La norma, volta a diminuire l’abuso di alcool, è stata ancora una volta bocciata dal voto del parlamento scozzese.
La bocciatura è stata ovviamente accolta con entusiasmo dalla SWA, che è controllata dai due giganti Pernod e Diageo e che quindi sarebbero state impattate dalla norma in modo pesante sui loro prodotti di fascia bassa.

Vi risparmio l’enfasi e la retorica dei commenti con il classico “il problema si combatte in ben altro modo”.
Al contario il partito nazionalista scozzese (SNP) è piuttosto incavolato, essendo la normativa un loro cavallo di battaglia.

Alcune ricerche dicono che la normativa non avrebbe nessun beneficio in quanto ridurebbe il consumo di una pinta a settimana (credo si riferisca alla birra pero’…) e costerebbe invece 236 milioni di sterline all’anno.

Personalmente, non bevendo schifezze da diversi anni (non per snobismo, ma perchè mi provocano pessimi hangover) la cosa non mi tange (e poi manco vivo in Scozia). In ogni caso trovo poco ortodosso vendere prodotti di pessima qualità, per di più sotto costo, colpendo principalmente le fasce più basse della popolazione.
Il moralismo però non mi viene troppo bene, anche da sobrio.

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