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Serata Diageo al The Woodpecker: c’ero anche io

Lunedì 12 al The Woodpecker di Vimercate (MB) c’e’ stata una interessante degustazione di prodotti Diageo condotta da Franco Gasparri. Di solito faccio la predica alla fine, stavolta faccio una eccezione: sul fatto che Franco sia uno dei pochi PRO, se non l’unico, a consumare le suole delle scarpe in giro per l’Italia, certo per promuovere i prodotti dell’azienda che rappresenta ma anche indirettamente la cultura del single malt, l’abbiamo gia’ detto e non ci stancheremo mai di riconoscerlo. Il fatto che lo faccia poi con piacere e passione, oltre che con professionalità, gioca ancor più a suo favore. Cari distributori e proprietari di distillerie, è ora che vi svegliate, vendere single malt non è come avere in catalogo le caramelle o il gin da mal di testa.

Franco Gasparri in azione

Dopo l’anatema, due doverose parole sul Woodpecker di Fabrizio Sordi, un locale raccolto ma con una scelta amplissima di single malt (oltre le 70 bottiglie, soprattutto di OB) non si trova facilmente in giro per l’Italia e forse quasi da nessuna parte in provincia, soprattutto a prezzi onesti. Un posto che non sarebbe male avere vicino a casa e che spero avrà la fortuna che merita, vista la scelta coraggiosa. Fa un po’ troppo salutista, però mi hanno parlato anche di una ottima selezione di thé e infusi. Di sicuro i dolci fatti in casa ci si sposano perfettamente.

Veniamo alla degustazione, anche se non ho preso appunti e sarò molto sintetico, ma comunque scelta delle bottiglie molto interessante e didattica. Quattro prodotti diversi tra loro con quattro dolci abbinamenti anch’essi didattici:

  • Caol Ila 18yo 43%
  • Cragganmore 21yo 56%
  • Rosebank 21yo 53.8%
  • Talisker 25yo 542.
I 4 dram e gli abbinamenti

Per pigrizia ma anche perché mi trovo sostanzialmente d’accordo vi lascio alle note di degustazione di Claudio
Aggiungo solo che per il Caol Ila la nota marina si sente più accentuata a bicchiere vuoto. Del Cragganmore mi è piaciuto molto l’olfatto, molto complesso, ma purtroppo in bocca rimane un po’ monocorde, venendo penalizzato in armonia. Il Talisker aveva una sapidità eccezionale, che dire, se non la scontata “non sbagliano un imbottigliamento”. Mia personale classifica: Talisker, Rosebank, Caol Ila, Cragganmore. Abbinamento migliore Talisker con crostata di frutta, ero scettico ma ci stava meravigliosamente
Chiosa finale (pensavate che con quello iniziale ve lo sareste risparmiati): la cosa che mi ha fatto piacere, oltre che vedere la rappresentanza dei whisky blog al completo (oltre a Claudio anche Giacomo di whisky facile, una età media decisamente bassa e alcuni neofiti alla prima degustazione entusiasti della serata e dei prodotti. Speriamo bene, c’e’ bisogno di aria fresca.

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