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Spirit of Scotland: il fuori festival

Il bello di essere arrivati a Roma il venerdì e ripartiti il lunedì e’ stato anche quello di poter stare più tempo e approfondire rapporti con “colleghi” e visitare con Claudio e Francesco qualche “santuario” del whisky nella capitale, e devo dire che la cosa è riuscita alla perfezione. Il giro è iniziato venerdì con tappa al Le Bon Bock Shop, L’Emporio del Gusto, ritorno allo shop per la degustazione di Benromach e poi cena al Le Bon Bock (dove abbiamo replicato domenica). Lunedì invece abbiamo visitato gli uffici della Samaroli. Eccovi un brevissimo e povero resoconto, ben sapendo che noi c’eravamo e voi no.

Le Bon Bock Shop

Il negozio è molto d’impatto e ben curato, con isole centrali vetrate dove ci sono anche molti gadgets (bicchieri, merchandisment). Ci potete trovate sia molti Original Bottling che imbottigliatori indipendenti, oltre che a una sezione dedicata alla gastronomia (snack, marmellate, biscotti, ecc) e alle birre scozzesi. I prezzi sono del tutto in linea col mercato, con il vantaggio che non bisgona girare mezza Roma per trovare qualche chicca. Tiziana e Francesco, assieme a Stefano, portano avanti questo progetto. Che dire, una scelta molto coraggiosa, sicuramente veicolata da un solido business ventennale del pub ma che va incoraggiata: fare un whisky shop in Italia di questo livello non è mica cosa da tutti. Abbiamo avuto anche il piacere di essere vicini di casa durante il festival.

Emporio del Gusto di Pino Perrone

L’Emporio è stata una vera sorpresa. Entrando trovate un bel banco di formaggi di alta qualità ma il negozio cela, e nemmeno tanto, una bella selezione di malti (oltre che di vini, birra e di gastronomia). Pino parla con passione del suo lavoro e ci impressiona la precisione con cui cita imbottigliamenti, che segna in modo minuzioso su un quaderno. Ci potete trovare tantissimi imbottigliamenti non usuali di “indipendenti” tra cui tante chicche selezionate da Nadi Fiori. Ci ha fatto piacere scambiare qualche chiacchera con lui che aveva qualche diffidenza per i “blogger” e che comunque aveva letto il nostro articolo su Jim McEvan in cui si parlava del Bruichladdich organic, incuriosito da un suo amico che gli aveva riportato la “prova dito” in modo non corretto. Con lui abbiamo potuto continuare la frequentazione durante il festival e ci ha fatto piacere che ci abbia detto che ha vinto la sua diffidenza.

Le Bon Bock Cafe’

Un pub oramai storico della capitale che ha compiuto da pochi giorni 20 anni (Auguri!). Tanti malti in bella mostra, quasi tutti disponibili in mescita, una batteria di spine e tanta gente ad affollarlo tutte e due le sere che siamo stati. Non è dotato di una cucina vera e propria ma comunque sforna taglieri, piatti di pesce crudo e anche un ottimo haggies.  Abbiamo passato due belle serate, grazie a Stefano e tutto il suo staff per la gentilezza e l’ospitalità.

Samaroli

Saverio di Samaroli Srl

Lunedì mattina, per non diminuire il tasso alcolico e il nostro entusiasmo per la trasferta capitolina, abbiamo accettato con entusiasmo l’invito di Antonio e Saverio alla sede di Samaroli, nella bellissima cornice di Piazza Argentina. Con noi Salvatore Mannino della Maison du Whisky, una persona su cui spenderemo in futuro qualche parola in più perché se lo merita, e chi l’ha conosciuto non può che darmi ragione. Antonio e Saverio sono stati di una ospitalità quasi imbarazzante dandoci (con molto coraggio) praticamente le chiavi di casa. Abbiamo degustato prodotti straordinari (la sputacchiera è rimasta vuota) e fatto due chiacchere sull’azienda, dopo la loro entrata circa tre anni fa. Tanto entusiasmo e idee, la voglia di mantenere altissima la qualità non eccedendo col numero di bottiglie prodotte e ovviamente qualche correzione di rotta dopo il primo periodo di rodaggio. Speriamo e siamo convinti  che il progetto, l’anima e il marchio Samaroli continui ad essere una delle nostre eccellenze come succede da quarant’anni. Anche di Samaroli e dei prodotti riparleremo sicuramente in futuro.

Che dire, è passato più di un mese ma siamo ancora qui a parlare dello Spirit of Scotland (si, ok sono stato lento), un evento che ci ha lasciato tanto e che speriamo continui su questi binari.

7 pensieri riguardo “Spirit of Scotland: il fuori festival

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