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Le radici, le persone e lo spirito dei distillati

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London calling (per un dram)

Mentre la Kingsbarn Distillery, di cui vi avevamo parlato, sta cercando i fondi, è nata una distilleria a Londra che, guarda caso, si chiama The London Distillery Company, che ha usato anch’essa Crowdcube una sorta di azionariato popolare, per racimolare 250.000 sterline (il 45% delle azioni).

La distilleria produrrà sia London Gin che single malt. I piani prevedono di usare orzo maltato biologico dal Wiltshire (a circa 150 km da Londra) e la distillazione avverrà in un alambicco artigianale che definiscono “innovativo”. Il whisky, secondo le tendenze positive degli ultimi anni, non verrà colorato col famoso E150 (Caramello). Oltre l’utilizzo di botti di quercia (anche nuove) la distilleria pare farà qualche esperimento.

Questa la “roadmap” per gli imbottigliamenti.

  • 2012: white spirit
  • 2013: 1 anno di invecchiamento
  • 2014: 2 anni di invecchiamento
  • 2015: 3 anni di invecchiamento e legalmente si potrà chiamare London Single Malt Whisky (circa 500 bottiglie)
  • 2016: London Single Malt Whisky 4YO (circa 1000 bottiglie)
  • 2017: London Single Malt Whisky 5YO (circa 5000 bottiglie)

Altra importante parte del progetto è quella di utilizzo responsabile delle risorse e lo smaltimento dei rifiuti. Io non ho bisogno di cercare motivi per andare a Londra, ma uno in più non guasta, anche solo per parlarne male con gli amici scozzesi.

2 pensieri riguardo “London calling (per un dram)

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