Speculiamo su Roseisle

Non si tratta di un invito a mettere soldi sui titoli azionari di Diageo ma semplicemente a riflettere su come modificherà il mercato l’apertura di questa grande distilleria, anche se temo che non ne abbiamo sufficienti capacità.

Per chi non lo sapesse si tratta di un investimento di 40 milioni di sterline nello Speyside vicino al Moray Firth.
La distilleria dovrebbe fare largo uso di tecnologie “green“.
La nuova distilleria da dieci milioni di litri l’anno potrebbe creare non pochi sconquassi nel mercato dato che Diageo potrebbe diventare autosufficiente in termini produttivi e non richiedere più distillati da altri produttori per i propri blended (anche se onestamente non sappiamo la portata del fenomeno).
Attualmente Diageo dispone di 28 distillerie, di cui 20 hanno un loro brand e 8 di fatto servono per il blending e potrebbero scomparire con l’avvento di Roseisle.
Altro fattore non trascurabile e’ il forte incremento di richiesta di prodotto che viene dall’oriente e quindi una necessità oggettiva di produrre di più. Quindi potrebbe semplicemente essere un aumento fisiologico dell’offerta e non creare particolari cambiamenti sul mercato interno britannco (se non forse di qualità).
Per ora i nostri neuroni non riescono a produrre altro.