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Le radici, le persone e lo spirito dei distillati

Mercato

Ecco cosa significa che il mercato e' liquido…

Era un po’ che volevo scriverci qualcosa sopra e l’ultima notizia riguardante l’asta di Bonhams mi ha dato l’ultima spinterella.
La domanda fondamentale e’ “si puo’ investire in whisky?”.
Onestamente non sono la persona piu’ indicata nel rispondere dato che non faccio nessun tipo di collezionismo o di speculazione e le bottiglie che mi compro me le apro e me le bevo.
Forse pero’ non tutti sanno che esiste una vera e propria “borsa” del whisky che si chiama World Whisky Index gestita dalla societa’ olandese Whisky Talker.

Come funziona? Beh ci si iscrive, si crea il proprio portfolio di whisky.
A questo punto si puo’ comprare mandando bid . L’offerta si puo’ fare anche per bottiglie non ancora “in stock”.
Se si riesce a comprare la bottiglia viene assegnata al compratore venendo “autenticata” da Whisky Talker. Quindi il venditore deve far visionare la bottiglia prima di poterla vendere effettivamente. Questo dovrebbe salvarvi dalle frodi.
Come nelle migliori tradizioni borsistiche quindi i prezzi vengono formati da domanda e offerta e creano un vero e proprio book.
Ovviamente per bottiglie presenti in pochi o addirittura in unico esemplare , o su bottiglie poco “trattate” il prezzo e’ di fatto non “normalizzato”.
Potete ad esempio vedere che c’e’ una bottiglia di Springbank piuttosto costosetta e che che quest’anno il Port Ellen quest’anno e’ aumentato del 20%.

Il servizio ovviamente ha un costo, le commissioni variano dallo 0,5% al 10% del prezzo di vendita e sono legate alla somma investita e al luogo in cui le bottiglie sono state vendute.

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