World Whisky Index: risultati 2012, certezze e qualche sopresa (da prendere con le molle)

Già diverse volte abbiamo parlato del World Whisky Index, una sorta di borsa del whisky, che non ha ancora raggiunto volumi elevatissimi come magari Whisky Auctions, ma che può dare indicazioni in merito a come si muove il mercato del collezionismo.

Le bottiglie vendute nel 2012 sono state più del doppio del 2011 e l’indice annuale è cresciuto del 12.1%, che di questi tempi non è male. Diciamo che ai vertici delle distillerie più redditizie stanno sempre Ardbeg e Macallan incalzate da Port Ellen, Bowmore e Rosebank. Ma ci sono anche altri marchi, tipo sorprendentemente Edradour ai primi posti, vediamo ora la tabella dei top 50 del 2012

             
  Distillery Description Age distilled bottled Returns per year
             
1 ARDBEG Still Young 8 1998 2006 113,1%
2 MACALLAN   12     83,7%
3 MACALLAN Speymalt 9 1999 2008 81,4%
4 ARDBEG Supernova     2010 64,3%
5 EDRADOUR 1993 12 1993 2006 61,8%
6 ARDBEG Almost There 9 1998 2007 56,6%
7 ARDBEG Airigh Nam Beist   1990 2007 54,3%
8 ARDBEG Airigh Nam Beist   1990 2007 54,3%
9 MORTLACH Distilled 1942 50 1942 1992 53,9%
10 LAPHROAIG   15     53,5%
11 LAGAVULIN   12     52,2%
12 EDRADOUR The Un-Chillfiltered Collection 10 2000 2010 51,9%
13 ARDBEG Renaissance 10 1998 2008 51,9%
14 BOWMORE Ceramic bottle 22     49,1%
15 PORT ELLEN Old Malt Cask 26 1982 2008 48,1%
16 ARDBEG   17     47,4%
17 ROSEBANK Triple Distilled 25 1981 2007 47,2%
18 ROSEBANK 20 years old 20     45,5%
19 SPRINGBANK   21     45,3%
20 HIGHLAND PARK Earl Magnus of Orkney 15 1994 2009 44,8%
21 LITTLEMILL   12     43,2%
22 ARDBEG Still Young 8 1998 2006 38,5%
23 GLEN GARIOCH   8     37,5%
24 GLENLOSSIE 7th bottling Whisky Talker 20 1988 2009 36,4%
25 GLENLOSSIE 7th bottling Whisky Talker 20 1988 2009 36,4%
26 ARDBEG   17     35,9%
27 ARDBEG Airigh Nam Beist   1990 2007 35,8%
28 ARDBEG Black Mystery 10     35,3%
29 ARDBEG Still Young 8 1998 2006 34,3%
30 PORT ELLEN Connoisseurs Choice 25 1982 2007 34,0%
31 ARDBEG Airigh Nam Beist   1990 2007 33,9%
32 ARDBEG   17     33,2%
33 LAPHROAIG Vintage 1967 27 1967 1994 32,2%
34 GLENROTHES 1979   1979 2004 31,8%
35 GLENLOCHY Bond Reserve 22 1977 2000 31,4%
36 ARDBEG   17     31,4%
37 CAPERDONICH Rare Auld 29 1972 2002 31,3%
38 ARDBEG Airigh Nam Beist   1990 2006 30,4%
39 LOCHNAGAR (ROYAL)   12     30,2%
40 CAPERDONICH Rare Auld 38 1970 2009 29,8%
41 GLENROTHES Vintage 1985 20 1985 2005 29,7%
42 TALISKER   25 1975 2001 29,2%
43 ARDBEG Supernova   2000 2009 28,6%
44 TOMINTOUL Glenlivet 12     28,5%
45 ARDBEG Airigh Nam Beist   1990 2006 27,8%
46 LAPHROAIG Feis Ile 2006 12 1994 2006 27,8%
47 MILLBURN Rare Malts selection 35 1969 2005 27,6%
48 DAILUAINE Authentic Collection 27 1962 1989 27,6%
49 DALMORE Old label 12     27,0%
50 GLEN GARIOCH 1965 21 1965   27,0%

A parte l’indice usato “ritorno per anno” che mi lascia un po’ perplesso, se andiamo a confrontare questa lista con quella che è poi la qualità generale del distillato, sempre secondo me sia chiaro, si può vedere che ovviamente non è strettamente correlata, essendoci anche fattori di rarità, domanda e offerta annessi. Ma siccome io penso che il whisky sia fondamentalmente, e forse per molti inaspettatamente, fatto per essere bevuto, due commenti veloci. Ardbeg piazza ai primi posti imbottigliamenti molto discutibili da un punto di vista qualitativo, il Supernova 2010 è secondo me molto inferiore al 2009 ad esempio. Il primo degno di nota, anzi, per me molto buono, è il Airigh Nam Beist. Fa poi piacere vedere qualche outsiders come Edradour, Glen Garioch, Dailuaine, Glenlossie.

Siccome non c’e’ il numero totale di transazioni né il “paniere” che lo compone è difficile anche dare un giudizio di merito, magari i risultati sono figli di 1 offerta su 1 bottiglia. Ma torna abbastanza con quel che succede, tipo che Ardbeg Day l’ho visto a 250 euro.

 

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