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Birra e whisky: non sei tu che scegli loro ma loro che scelgono te

Ecco un breve report dell’evento “Il malto a un bivio – Quando le strade di birra e whisky si incontrano” tenuto Sabato 5 all’interno di Italia Beer Festival a Milano e organizzato su Singlemaltwhisky.it.

Dopo una introduzione storica sui due protagonisti e una panoramica sulle differenze e affinità produttive ci siamo “tuffati” nella degustazione, lasciata volutamente poco tecnica ma cercando di coinvolgere il pubblico di 27 persone presenti.
Abbiamo fatto un percorso con 2 single malt, Bunnabhabhain 12 e Talisker 10, e 2 birre prodotte dal Birrificio del Ducato, VIS Black Jack Imperial Stout in due versioni: 2002 Islay e 1982 Islay. In realtà qui si è aperto il mistero perche’ il produttore sostiene che la 2002 non era stata “finita” sei mesi in botte di Islay (Caol Ila) ma di Bourbon (e quindi che ci fosse un errore in etichetta).
Il mistero si è infittito assaggiandole in quanto poco più della metà dei partecipanti ha apprezzato maggiormente la 2002 dove si sentivano note di fumo. La 1982 a me e’ apparsa più “scialba” con note più di legno bruciato e poco caratterizzata (come se si trattasse di una botte “esausta”).
Per il whisky e a conferma della passione per la torba, le preferenze si sono concentrate in maggioranza sul Talisker, seppur oramai, abituati a ben altro, si tratti di una “media” torbatura, attorno ai 25ppm.
Abbiamo fatto girare anche un bicchiere con del New Make Spirit di Laphroaig che ha molto impressionato i partecipanti e qualcuno, dopo averlo assaggiato, voleva sapere dove comprarlo…

Durante la degustazione ho provato a sviluppare il tema attorno al filo conduttore del “prova a prendermi” e cioè la birra che va nel campo del whisky e quest’ultimo quasi che ne rifugge:
Birra affinata in botta di “torbato” di Islay (forse si o forse no) – Whisky di Islay non torbato – Birra affinata in botta di “torbato” di Islay – Whisky torbato non di Islay.
Ho cercato poi di fare (ci sarò riuscito?) una contrapposizione tra “materia e spiritualità“.
Il whisky “nasce” dalla birra in quanto e’ un suo derivato produttivo ed è nato molto dopo. Ma il whisky è uno “spirit”, è acqua vitae e la parte che evapora finisce agli angeli. Quindi stiamo proprio su due livelli diversi.

La platea era un bel mix di persone curiose e nuove nel mondo del whisky e persone più “scafate” e mi ha fatto piacere avere una numerosa e attiva rappresentanza femminile che è intervenuta in modo competente e con domande pertinenti per cercare di sviscerare l’argomento e fonire qualche approfondimento.

Siccome si trattava di un “numero 0” penso che si possa sicuramente fare meglio, i suggerimenti sono oltre che ben accetti anche obbligatori.
A breve ci sarà anche una abbondante documentazione fotografica curata da Igor.
Ho chiuso la degustazione dicendo: se vi trovata davanti al bivio whisky e birra, imboccatelo. Peccato l’abbiano capita in 2.

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