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Le radici, le persone e lo spirito dei distillati

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I sogni son desideri

A volte succedono catene di eventi fortunati, tant’e’ che stamattina ho avuto paura che mi investissero in bici, per compensare tale fortuna.
Tranquilli, non ho vinto qualche milione di euro, sono una persona semplice, mi basta una tavola con una buona compagnia e prodotti di alta qualità, e sono contento come un bambino. Dicevamo la fortuna, capita che mio fratello di malto Alessandro si iscrive al concorse “Dream Bottle” di Classic Malts, vince, poi chi doveva andare con lui non poteva e guarda caso ha pensato a chi?
Ok, andiamo oltre con una premessa. Di Diageo si può anche a volte parlar male, e’ facile sparlare di chi ha una larga fetta del mercato e quindi lo puo’ influenzare, ma di certo in Italia sono tra gli unici (anzi, gli unici) che hanno un vero appassionato e con una grande competenza a seguire il mercato come “ambasciatore”: Franco Gasparri..
E questa cosa porta risultati, perchè chi beve questo prodotto straordinario ama persone di questo genere, che fanno “bagni di folla”. Finita la doverosa premessa vi parlo della serata, con l’intento ovvio di farvi rosicare.

Intanto di cosa parliamo. Prendiamo un ristorante emergente, Alice, gestito con cura da Sandrina e Viviana, con piatti niente affatto banali e complessi e per questo anche difficili da abbinare. Prendiamo quattro imbottigliamenti Classic Malts, tra cui un rarissimo Talisker 25yo (1977-2002), arrivato in Italia in meno di 40 esemplari. Poi prendiamo una bella tavolata, eterogenea, mix di neofiti ed appassionati, la gentilezza di Valentina e di tutto il team Diageo e poi Franco a fare da mattatore.

Come detto gli abbinamenti non erano per niente facili e sono stati preparati sulla carta, quindi diciamo che sono sostanzialmente riusciti tranne quello proprio con la dream bottle, il dolce era molto complesso, con 4/5 aromi diversi molto marcati. Ma ci siamo riscattati con un dram bis per finire la bottiglia, da meditazione.

Carpacci di pesce – Oban 14
Nonostante la varietà di sapori, con 4 tipi di pesce e 4 frutti differenti, Oban ha svolto egregiamente il suo mestiere

Tagliatelline cozze, seppie, zesta di limone e brodo fume’ – Lagavulin 16
Il Lagavulin 16 aveva un finale molto pi corto di quello che ricordavo, ma proprio questo finale corto ha reso l’abbinamento buono in quanto il fume’ del brodo non era molto accentuato.

Agnello – Dalwhinnie distillery edition
Il piatto era complesso con agnello, salsa menta, salsa pecorino. L’abbinamento è stato abbastanza buono, anche se secondo me inferiore ai precedenti. L’agnello cotto a bassa temperatura era delizioso..

Mousse al cioccolato – Lagavulin 25 77/02
Un abbinamento molto difficile, il dolce con cioccolato, liquirizia, crema, zafferano, aceto balsamico era un osso duro….Pero’ ce la siamo cavata bene facendo un bis di Laga da solo.
Ecco le mie note di degustazione

Grazie Diageo, se vi siete trovati bene potete invitarmi ancora.

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