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Le radici, le persone e lo spirito dei distillati

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L’acqua fa male (all’orzo)

Le abbondanti precipitazioni di Maggio e Giugno (doppie rispetto alla media) pare abbiano influito in maniera piuttosto negativa sul raccolto di orzo secondo la RMI Analytics, azienda di consulenza leader per le materie prime da birrificazione. In particolare la troppa acqua ha fatto sviluppare alcune muffe. UK ha generalmente un surplus di 150.000-200.000 tonnellate mentre si stima che quest’anno non sia oltre le 80.000 con un potenziale allarme rosso sul fabbisogno interno di birrifici e distillerie. Secondo RMI una stima più accurata sarà possibile solo a mietitura conclusa e quindi fra qualche giorno.

Io sono sempre scettico contro gli allarmismi (vedi anche il “terrorismo” qui in Italia sul caldo) e ovviamente anche RMI non è un ente neutrale e potrebbe avere vantaggi nel dare notizie di questo tipo che influenzano il mercato. Avete mai visto Una poltrona per due? Io tutte le vigilie di Natale. A parte questo temuto complottismo che fa audience sotto l’ombrellone, la faccenda del fabbisogno di orzo per le distillerie è sempre un mistero: la SWA fa trasparire il fatto che le distillerie usino solo orzo di Scozia e occasionalmente di tutta la UK, ma molti conti non tornano e pare, dico pare (è sicuro), che molto arrivi dall’estero… Cosa c’e’ di male? Niente se ci fosse un po’ più di trasparenza, ma il settore dello Scotch è uno di quelli più “genuini” quindi non c’e’ poi molto da lamentarsi.

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