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Le radici, le persone e lo spirito dei distillati

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Presentazione Special Releases Diageo 2012

Con enorme piacere e ancor più enorme invidia di tanti, sono stato invitato dalla Diageo con il cerimoniere Franco Gasparri e dai bravissimi ed efficientissimi ragazzi dell’agenzia Attila, che hanno gestito alla perfezione l’evento, alla presentazione delle Special Releases 2012. La presentazione si è svolta al ristorante Wicky’s Wicuisine dello chef Wicky Priyan, già chef allo Zero, e su cui torneremo successivamente. Ovviamente stiamo parlando di imbottigliamenti di livello elevatissimo (anche di costo importante), di disponibilità bassa e di un contesto di ristorazione altrettanto elevato, con abbinamenti gastronomici non proprio usuali. Insomma invidia giustificata e non punibile come vizio capitale.

Volendomi godere al massimo la serata e malcelando ovviamente il mio godimento, ho evitato di prendere note e taccuini preferendo anche la compagnia dei presenti, soprattutto stampa specializzata e qualche viso noto dell’ambiente come Giuseppe Gervasio Dolci del MWF. Partiamo a bomba coi protagonisti e gli abbinamenti proposti, cercando di andare un po’ a memoria sulle note di degustazione, in modo anche destrutturato. In modo da trovare anche una giustificazione nel caso non mi invitassero più.

LAGAVULIN 12 Years Old, 56.1% – Special Release 2012

Diciamo subito che il 12YO è sempre stato una chicca (di una distilleria che ha sempre lavorato bene) con pochissimi passaggi a vuoto nel corso degli anni, e questo si conferma su livelli alti. Sempre molto equilibrato tra dolcezza e torba, da camino, vaniglia, frutta gialla. Con l’acqua diventa fresco e più marino con le note agrumate e un po’ di speziatura. Finale medio lungo, piacevolissimo. Non ti spinge a compiere un delitto, ma Lagavulin ci ha abituato bene. Il dram è stato abbinato alla Piovra alla Kaneki Kyoto, cotta per ben 5 ore e 1 al vapore; abbinamento direi molto azzeccato, le note dolci del piatto si sposavano molto bene con quelle del distillato così come quelle  salmastre viaggiavano a braccetto. E’ stato proposto anche un secondo piatto non previsto, con fettine di manzo Kobe marinato, forse un po’ troppo acidulo per i non amanti delle note acetiche, ma una carne che era un burro.

CAOL ILA 14 Years Old Unpeated, 59,3% – Special Release 2012

Per gli addetti ai lavori il Caol Ila unpeated è un po’ un sacrilegio, del tipo mettere l’impianto a gas sulla Ferrari o, in campo gastronomico, il cotechino light. Essere in un contesto non totalmente specializzato o di appassionati integralisti è utile anche a togliersi pregiudizi. E difatti questo dram ha raccolto un gran consenso tra i presenti per il suo equilibrio. A me come “impronta” ha ricordato un po’ l’Oban, che nelle versioni recenti ha pochissima/niente torba ma che di fatto è una distilleria battuta dagli stessi mari e dagli stessi venti (e sempre della Diageo), seppur con Mull a fare da schermo. Anche a me non ha deluso, certo non impazzirei per averlo, ma è molto ben costruito. Assemblaggio di botti refill sherry, profumi di cereale, frutta gialla disidratata, agrumi, una nota vegetale tipo radice e una piacevole nota di fumo sottostante che esce ancor di più con qualche goccia d’acqua assieme alla freschezza. Al palato richiama gli stessi aromi dell’olfatto e un finale medio che chiude amarognolo. Con l’acqua esce maggiormente la nota fruttata e di miele. E’ stato proposto in abbinamento col Sushi milanese Wicky’s brand, riso allo zafferano con diversi ingredienti di terra (anche il tartufo) e di mare, molto interessante e saziante. Abbinanento molto complesso, non poteva funzionare con ogni tipo di sushi, io ho trovato quello con il gambero molto azzeccato, con le note dolci a rincorrersi, ma anche col tartufo qualche nota terrosa si sposava bene. Rivedrei solo l’ordine di degustazione dei vari sushi.

DALWHINNIE 25 Years Old 52,1% – Special Release 2012

Distillato nel 1987, l’etichetta dichiara l’invecchiamento in barili di rovere americani ex bourbon ma secondo me, non dichiarati, ci sono anche una buona parte di ex-sherry. Molto corposo e oleoso, forse pecca un po’ nel finale che ci si aspetterebbe più lungo. Profumi di miele, frutta, radice e aromi in piena armonia con note di cacao e le note grasse di cera e polish, soprattutto con aggiunta di acqua. Finale speziato anche se forse leggermento corto rispetto alla complessità che si ritrova al naso e al palato. L’abbinamento proposto prevedeva il Wicky’s wagyu beef e tagliolini di zucchine, un piatto molto complesso con manzo Kobe e una salsa studiata dallo chef con molte erbe e spezie, una base di tagliolini zucchine quindi con note vegetali ed erbacee. Direi ottimo il matrimonio col kobe e la sua salsa con una forte affinità al distillato e il tagliolino a ripulire la bocca e a fare da contrasto.

PORT ELLEN 32 Years Old (12th release) 52,5% – Special Release 2012

Ecco si arriva al clou, tant’e’ che qualcuno si è già alzato per andare via e qualcuno ne lascia una generosa dose nel bicchiere. Io e Giuseppe vorremmo rompere il protocollo e sgocciolare tutti i bicchieri, prendere boccette e riempirle. Non saprete mai se l’abbiamo fatto o no, ma di certo siamo usciti ben contenti. Un dram così merita sia il finale trionfale ma forse anche l’apertura, a bocca fresca e senza troppe contaminazioni. Infatti il primo sorso mi lascia non totalmente entusiasta. Ma dal secondo in avanti, dopo aver ripulito un po’ di ruggine, esce tutta la sua classe, equilibrio e armonia. Una sintesi di vari Port Ellen che ho avuto la fortuna di provare nel corso degli anni, torba smussata dagli anni, dolcezza in perfetto equilibrio con le note di fumo, salmastre e di agrumi. Cacao amaro, vaniglia e grande freschezza aggiungendo una piccola dose d’acqua. Finale lungo, prima dolce e poi speziato, cuoio e tabacco. Incredibile il profumo di limone a bicchiere vuoto. In questo caso l’abbinamento col Roll cake al tè verde è si azzeccato, ma in fondo passa molto in secondo piano. Direi un imbottigliamento di altissimo livello questo dodicesimo, dopo che gli ultimi 2 (10th e 11th) non mi avevano fatto gridare al miracolo, pur essendo su livelli alti. Certo si paga a caro prezzo, a trovarlo, e forse ben poche verranno aperte per aspettare il momento buono per fare il botto col prezzo, che in alcuni siti è gia’ oltre i 1.400 euro.

Due parole sullo chef Wicky Priyan , con una storia e un background particolare, laureato in criminologia, nato e cresciuto nello Sri Lanka, trovate qui la sua biografia.

Per la storia, ricordiamo che le Special Releases sono nate nel 2001 con Talisker 25 e 28yo, Port Ellen 22 yo e sono quindi alla dodicesima uscita, col Port Ellen sempre presente. Le Special Release del 2012 sono 8: AUCHROISK 30, BRORA 35, CAOL ILA UNPEATED 14, DALWHINNIE 25, LAGAVULIN 21, LAGAVULIN 12, PORT ELLEN 32, TALISKER 35.

Spero di arrivare anche alla tredicesima, in entrambi i sensi.

(foto ufficio stampa)

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