Drop the Duty! La campagna per il taglio delle accise in UK

dropthedutyIn Italia si sà il consumo di bevande alcoliche, e in particolare i distillati, è in calo da diversi anni. Per questo la decisione di qualche tempo fa di aumentare le accise mi aveva fatto piuttosto inalberare e mi era chiaro che un provvedimento serio ed efficace sarebbe stato tagliarle e non aumentarle.

In un paese come UK, dove certo le accise sono molto più alte ma anche consumi e allarme sociale lo sono, la Scotch Whisky Association, assieme alla Wine and Spirit Trade Association, ha lanciato una campagna chiamata “Drop the Duty!” (abbassa l’accisa) che chiede il taglio del 2% delle tasse.

Secondo le stime fatte dagli analisti della EY il taglio potrebbe far aumentare il fatturato del comparto alcolici di 3.9 miliardi di sterline, da 46.6 a 50.4 miliardi di sterline. Questo porterebbe nelle casse statali ben 1.5 miliardi di sterline in più dovuti a maggiori consumi e a maggior occupazione negli esercizi pubblici e nella distribuzione.

I dati forniti per la campagna sono abbastanza eloquenti:

  • Dal 2008 la tassazione sul vino è aumentata del 54% e sugli spirits del 44% (28% e 25% rispettivamente col governo attuale)
  • Il comparto contribuisce per 17 miliardi di sterline all’anno alle casse statali, pari a 329 sterline pro-capite e il fatturato totale è di 22 miliardi di sterline
  • Oltre mezzo milione di persone sono impiegate nel settore e l’indotto (es. coltivazione di cereali) impiega circa 1 milione di persone

In Italia sono partite iniziative da diverse associazioni per ora inascoltate, anche perché non accompagnate da azioni di “lobbying” a livello politico efficaci (e ovviamente per il solito vizio italiano di agire in modo individuale). Vediamo se in UK avranno qualche risultato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.