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Le radici, le persone e lo spirito dei distillati

Mercato

Spirits Selection e i meccanismi di un concorso

ss   Fresco, si fa per dire, di ritorno dalla Cina dopo l’esperienza per me straodinaria di Spirits Selection, cerco di riordinare idee e pensieri per parlarvi di diverse cose che ho vissuto nella lontana Guiyang. La prima è diciamo più tecnica, quella di cercare di spiegare come funziona un concorso, entrando nello specifico di Spirits Selection.

La giuria

Gli 84 giurati di 23 nazionalità diverse sono stati divisi in 14 tavoli da 6 persone in modo da formare il panel. Ciascun tavolo aveva un presidente che coordinava le operazioni di voto e la raccolta delle schede, oltre poi a fungere da mediatore in caso di conflitti e discussioni. A dispetto di altri concorsi, non vi sono “specialisti” assegnati alle categorie (flight). Quindi un degustatore diciamo con una specializzazione sul whisky, può andare SS_table6ad assaggiare qualsiasi altro distillato o liquore che si trovi iscritto. A un primo impatto potrebbe sembrarvi una cosa sbagliata ma cerco di spiegarvi perché invece penso non lo sia. Ho apprezzato questo approccio per due motivi, uno strettamente personale e l’altro per il funzionamento del concorso. Il primo motivo, personale, è che il concorso non è solo un modo per mettere a disposizione le proprie capacità e competenze (che poi è tutto da provare e spero di averlo fatto), ma è un motivo di crescita professionale per provare cose nuove e SS_listanche per confrontarsi con chi di quel prodotto è invece magari un professionista di altissimo livello. Il secondo punto è che inserire esperti di prodotto e fagli valutare solo quello può portare ad alcune storture: la prima è che molti cercano di capire cosa hanno nel bicchiere perché si sentono molto confidenti nel farlo (io onestamente non ci provo, non ci trovo molto gusto nel farlo e dubito che ci riuscirei) andando anche a compromettere la concentrazione su altri fattori più oggettivi, quelli che vanno a formare il punteggio (vedi sotto); la seconda è che se le giurie nel corso degli anni hanno un basso turnover  può succedere ci sia anche un basso turnover anche tra i vincitori, nonostante qualcuno degli esclusi o dei nuovi possa certamente meritarsi di ficcare il naso tra i soliti noti.

Nei tre giorni mi sono capitati diversi prodotti: whisky, tequila, rum da melasse, grappa elevata in botti, pisco aromatico, cognac, liquori e vari baijiu, il distillato nazionale cinese di cui vi parlerò diffusamente per la sua particolarità. Questo meccanismo per avere successo ovviamente richiede prima di tutto persone con una certa elasticità mentale e una buona preparazione sul mondo dei distillati e dei liquori, senza voler rimarcare la superiorità di alcuni prodotti rispetto agli altri. Confesso che sui liquori ho dovuto fare uno sforzo supplementare, non essendo minimamente un prodotto nelle mie corde.

La degustazione

ssglasses1Avviene totalmente alla cieca. I prodotti vengono classificati in modo preciso (es. Malt Whisky sotto i 12 anni) ma ai giudici  viene indicata una categoria generica di appartenenza (es. Whiskey/Whisky); il giudice deve essere abbastanza esperto da individuarne le eventuali specificità e da inquadrarlo correttamente in modo da non avere storture nel giudizio. La totalità dei tavoli ha deciso di farsi portare tutti i campioni sul tavolo in modo da avere dei confronti diretti per stilare il giudizio e per poter ritornare sui bicchieri più volte. Sono stati valutati circa 110 campioni per tavolo in tre giorni. Personalmente posso dire che si tratti di un numero congruo e corretto che non hssglasses2a penalizzato il giudizio degli ultimi campioni. Durante la degustazione i confronti tra i giurati erano minimi per non influenzare il giudizio. All’inizio di ogni giornata veniva degustato un campione non in concorso per calibrare il palato e il giudizio. Ho trovato il bicchiere della Spiegelau molto adatto alla competizione anche per la sua versatilità. Il servizio è stato ottimo e puntuale e seguito molto bene dall’organizzazione.

I punteggi

I punteggi vengono dati tramite una scheda di valutazione. A Spirits Selection vi erano quattro sezioni e il punteggio assegnato in centesimi:

  • Visivo – 10 punti: in base alla categoria di appartenza andavano valutate eventuali imperfezioni, per esempio mancanza di limpidezza o colore non conforme alla categoria in cui veniva presentato.
  • Olfattivo – 30 punti: si valutano principalmente la persistenza, la finezza e la complessità olfattiva del campione e si vanno a individuare eventuali difetti.
  • Gustativo – 40 punti: si valutano principalmente la persistenza, l’ampiezza e la complessità del campione e si vanno a individuare eventuali difetti.
  • Generale – 20 punti: si valutano equilibrio gustativo,  armonia (coerenza tra visivo, gustativo e olfattivo) e tipicità del prodotto (un prodotto può essere ben fatto ma essere distante dalla tradizione e dai profumi e dagli aromi tipici di quel prodotto). Su questo versante mi è capitata una tequila assolutamente ben fatta ma leggermente penalizzata in quanto i profumi tipici erano molto ammorbiditi e prevalevano profumi fruttati e di vaniglia.

sspositionA questo punto i punteggi del panel vengono elaborati. Come si sa uno dei problemi principali nel dare la valutazione sta nel fatto che ci potrebbero essere alcuni giudizi molti diversi dalla maggioranza dei giudici. Esistono alcuni meccanismi di correzione per evitare questo.  Spirits Selection non usa quindi la media matematica e nemmeno lo scarto del voto più alto e più basso, ma un altro meccanismo che si chiama letteralmente “media di buon senso” (mean wisdom); consiste anziché scartare il voto più alto a il più basso nel renderli uguali ai voti più adiacenti. Facciamo un esempio:

75, 77, 78, 80, 80, 91

diventa

77, 77, 78, 80, 80, 80.

Abbiamo quindi che:

  • media matematica è 80,2
  • media con scarti: 78,8
  • media di buon senso: 78,7

Come potete vedere in questo esempio ci sono differenze sostianziali tra i vari metodi, soprattutto con la media matematica.

Le medaglie

Dopo il calcolo veniva stilata una classifica e venivano assegnate le medaglie: l’assegnazione delle medaglie non è automatica in base alla classifica ma ci si basa sui punteggi:  se sono molto bassi e quindi i prodotti non sono considerati all’altezza, non vengono assegnate medaglie, al contrario potrebbe capitare che per prodotti di alta qualità si assegnino anche più medaglie d’oro nella stessa categoria.

Le medaglie vengono proposte dai tavoli con i seguenti criteri:

  • Silver: si assegnano a prodotti giudicati di alta qualità
  • Gold: si assegnano a prodotti giudicati  di ottima qualità con una valutazione indicativamente oltre gli 85 punti
  • Double Gold: si assegnano a prodotti giudicati di eccellenza con una valutazione indicativamente oltre i 90 punti

Al termine della valutazione tutti i prodotti che hanno ottenuto un Double Gold sono stati valutati da un panel per assegnare il primo premio assoluto.

I risultati

I risultati saranno comunicati in una cerimonia che si terrà a Bruxelles in 9 Settembre. Ovviamente vi terrò aggiornati, vi dico che non sto tenendo alcun segreto ma che correttamente l’organizzazione non li ha comunicati nemmeno a noi al fine di evitare fughe di notizie che toglierebbero il significato all cerimonia.

L’esperienza nella giuria in un concorso internazionale è certamente, soprattutto per un semplice appassionato come me, un motivo di soddisfazione, per quanto ora ci sia una certa inquetudine durante l’analisi del proprio lavoro per cercare di capire se si sia operato coerentemente all’altezza delle aspettative. La cosa certa è che si tratta di una esperienza professionale e umana di grande livello, con persone provenienti da tutto il mondo e con le storie più disparate, che hanno molto da insegnare. Il contesto poi di Guiyang e della Cina ha contribuito ulteriormente a proiettarmi in un contesto ancora più nuovo ed eccitante.

Il concorso si sposta nel 2016 in Messico, patria di eccellenti spiriti.

3 pensieri riguardo “Spirits Selection e i meccanismi di un concorso

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